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NEWS / Gola Gola, il nuovo piatto di Parma omaggio alla cucina del territorio

Da oggi anche Parma ha il suo piatto, simbolo della cultura alimentare della Food Valley e omaggio al riconoscimento di Città Creativa della Gastronomia Unesco. Si tratta del “Piatto Gola Gola”, nato dalla collaborazione di 11 noti chef del territorio, aderenti a Fipe – Federazione Pubblici Esercizi, presentato in anteprima al “GOLA GOLA! Food & People Festival” che ha animato la città dal 10 al 12 giugno.
Nella brigata degli 11 chef promotori dell’iniziativa c’è anche Enrico Bergonzi, patron del ristorante Al Vèdel, che insieme ai colleghi ha realizzato il nuovo piatto Gola Gola: Cappelletti liquidi al Lambrusco e violette, morbido maiale, sgonfietti al Parmigiano Reggiano, Prosciutto crudo e Porcini in polvere, una ricetta capace di unire tradizione e territorialità, attraverso uno sguardo creativo e moderno. La ricetta è un percorso di sapori nella storia culinaria locale, in un piatto realizzato da materie prime di altissima qualità, unite in un connubio innovato e leggero.
L’obiettivo è quello di offrire a Parma e alla sua provincia una nuova ricetta, da proporre agli appassionati di buona cucina e ai tanti turisti che visitano questa terra alla ricerca di gusti autentici.

Gli chef autori del Piatto Gola Gola:
Enrico Bergonzi, Andrea Nizzi, Alberto Rossetti, Barbara Dall’Argine, Davide Censi, Pietro Perricci, Isabella Chiussi, Terry Giacomello, Giuliano Zerbini, Valeria Pulga, Luca Bagnoli.

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LA RICETTA
Cappelletti liquidi al Lambrusco e violette, morbido maiale, sgonfietti al Parmigiano Reggiano, Prosciutto crudo e Porcini in polvere
(Per 4 persone)

Ingredienti per la farcia dei cappelletti:
100 g di manzo
aromi (salvia e rosmarino)
mezzo spicchio d’aglio
1 bottiglia di vino Lambrusco
Olio Evo
6 fogli di gelatina

Preparazione della farcia dei cappelletti:
Rosolare a fuoco molto vivace la carne con l’olio, aggiungere gli aromi e bagnare con tutta la bottiglia di Lambrusco, salare e far ridurre 3-4 minuti, aggiungere la gelatina e passare al colino.
Formare dei cappelletti usando come farcia la gelatina così preparata.
Mettere in frigorifero per almeno 12 ore.

Ingredienti per completare la ricetta:
4 guancette di maiale
½ bottiglia di vino Malvasia
50 g di funghi porcini secchi
70 g di crosta di Parmigiano Reggiano
70 g di Prosciutto Crudo di Parma
8 violette di Parma candite

Preparazione:
Brasare le guancette di maiale con sedano, cipolla, carote tagliati a pezzettoni, bagnare con la Malvasia e cuocere il tutto per 45 minuti, coperto da acqua salata. A fine cottura, togliere le guancette di maiale e pressarle tra due bacinelle (per dare la forma rettangolare alla carne) e metterle in frigorifero per 12 ore.
Tagliare a cubetti la crosta del Parmigiano Reggiano, sbollentarla in acqua per 2 minuti e poi rosolarla 1 minuto in olio per renderla croccante all’esterno.
Rosolare le fette di Prosciutto crudo in forno a 190°C per 4 minuti per renderle croccanti e poi spezzarle come fossero corn flakes.
Mettere i porcini in forno a 180°C per 1 minuto per renderli ancora più croccanti, quindi passarli al cutter per ottenere una polvere.
Passare al cutter le violette.
Comporre il piatto, affettando le guancette e disponendole sul fondo, cuocere i cappelletti per 1 minuto in acqua bollente e disporli sopra alla carne, completare con gli sgonfietti di Parmigiano Reggiano, i corn flakes di Prosciutto crudo e le polveri di porcini e violette.
Cuocendo, la gelatina all’interno dei cappelletti diventerà liquida e diventerà il condimento del piatto.

NEWS / Al Regio Note di Gusto per le Città della Gastronomia Unesco

Dai salumi tipici del parmense ai piatti della tradizione, la cena di gala “Parma, Note di Gusto”, andata in scena l’11 maggio – in occasione della visita dei delegati delle 13 Città Creative Unesco della Gastronomia – si è presentata come un viaggio alla scoperta della cultura culinaria locale e delle sue eccellenze gastronomiche, apprezzate in tutto il mondo.

L’evento è stato organizzato nell’elegante cornice del Ridotto del Teatro Regio, da Comune di Parma e Parma Alimentare e curato da 20 chef del territorio. Fra i cuochi protagonisti c’era anche Enrico Bergonzi, patron del ristorante Al Vèdel che insieme ai colleghi ha ideato un menu ispirato alla tradizione parmigiana e basato sui prelibati sapori del territorio, in una melodia del gusto, dalla Bassa all’Appennino.

Menu PARMA NOTE DI GUSTO

Prosciutto di Parma DOP, Culatello di Zibello DOP, Salame Felino IGP, Coppa di Parma IGP

Finger Food
Piccoli assaggi di delizie di stagione, bocconcini e stuzzichini

Tortelli di patate con asparagi, pancetta, tartufo nero di Fragno e Parmigiano Reggiano DOP

Tenero di Vitello con ristretto di Malvasia dei Colli di Parma e primavera di verdure

Duchessa di Parma

Pasticceria della Via Francigena

NEWS / Il Podere Cadassa a Identità Golose dal 6 all’8 marzo 2016

Confermata la presenza del Podere Cadassa alla dodicesima edizione di Identità Golose (6-8 marzo 2016). L’azienda di Colorno (Pr) porterà all’appuntamento milanese un assaggio dell’alta norcineria parmense, simbolo della profonda cultura gastronomica che contraddistingue la Food Valley e Parma, da poco insignita del titolo di Città creativa per la Gastronomia Unesco. Come per le passate edizioni, lo storico salumificio, dal 1780 di proprietà della famiglia Bergonzi, sarà ospite dello spazio espositivo di Selecta, realtà leader in Italia per la selezione e distribuzione di prodotti alimentari di alta gamma.

A Identità Golose i responsabili del Podere Cadassa Enrico Bergonzi e Marco Pizzigoni presenteranno la selezione di salumi tipici realizzati in modo artigianale e naturale dai norcini dall’azienda colornese, con particolare attenzione al Culatello di Zibello Dop – presidio Slow Food – che giornalisti, chef e foodies potranno degustare nelle stagionature 24 e 26 mesi. Il Podere Cadassa offrirà inoltre una panoramica sulla produzione della salumeria tipica, proponendo ai visitatore del congresso milanese, assaggi di Salame gentile, Strolghino, Mariola, Pancetta, Spalla cruda (presidio Slow Food), Fiocchetto, ecc…

Identità Golose è da sempre un evento di prestigio per il Food in Italia, dove i professionisti della ristorazione, addetti del settore ed esperti si incontrano per confrontarsi sulle ultime tendenze culinarie e riflettere sul futuro del sistema. Un’occasione di scambio reciproco, come ben espresso dal tema scelto per l’edizione 2016: La forza della libertà. «Con “La forza della libertà” portiamo al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica la voglia di conoscenza e curiosità che animava ogni visitatore di Expo 2015, aprendo una riflessione a 360° sul valore della libera creatività e della libera convivialità, messe così a dura prova dalle tensioni che attraversano il mondo – ha sottolineato il curatore e ideatore Paolo Marchi -. Regolare i consumi, non vuole dire non sedersi più a tavola, ma anzi intensificare gli scambi culturali e tecnici che avvengono nelle cucine e nelle sale ristorante di tutto il mondo».

Un appello che i responsabili del Podere Cadassa condividono da tempo, interpretando la  ristorazione come uno spazio dinamico, dove si incontrano creatività e tradizioni culinarie. La famiglia Bergonzi lo ha dimostrato più volte, ad esempio con l’ideazione di moderni packaging per i propri salumi – primo fra tutti la linea “Dop Art” per il Culatello seguito da quello dello “Stroghino” -, oppure l’utilizzo dell’elegante vaschetta per l’affettato o ancora la nuova gamma di primi all’uovo freschi “Il ricettario del Podere” che include anche la ricetta degli “Amarilli al Culatello” che trasformano il Re dei Salumi nell’ingrediente principale di piatti gourmet.

Vi aspettiamo a Identità Golose 2016, dal 6 all’8 marzo
Liberi di scoprire e assaporare!

NEWS / Il 4 febbraio il maître fromager Hervé Mons ospite al Vèdel

Fromage Cathare, Comtè, Fourme d’Ambert, St. Felicien, Langres, St. Marcellin sono solo alcuni dei protagonisti dell’evento “I segreti dei formaggi”: la serata degustazione in  programma il 4 febbraio al ristorante “Al Vèdel” che avrà come ospite d’onore Hervé Mons, fra i più famosi maître fromager al mondo.

Mons ha dedicato tutta la vita alla ricerca e all’affinamento dei formaggi, affermandosi sul panorama lattiero-caseario internazionale. La cena si presenta quindi come un evento unico, durante il quale assaporare prodotti di altissima qualità, presentati direttamente da Hervé Mons e abbinati a proposte culinarie ideate dallo chef patron del Vèdel, Enrico Bergonzi. La serata, realizzata in collaborazione con l’azienda Selecta – distributore esclusivo per l’Italia dei formaggi MonS – insieme all’affinatore italiano Enrico Panzarasa, sarà quindi l’occasione per una vera e propria esperienza sensoriale nell’universo dei formaggi, guidati dal maestro francese che per tutta la cena resterà a disposizione dei commensali per rispondere a domande e raccontare la propria esperienza.

Il benvenuto sarà dato con una serie di finger food a base dei formaggi di capra MonS, a pasta molle e fresca. Si prosegue poi al tavolo con due primi piatti: Ravioli alla pera, cipolla e Mimolette 18 mesi e Risotto alla rapa rossa con Fourme d’Ambert. La Mimolette è detta anche “Boule de Lille”, dalla regione francese da cui proviene ed è prodotta con latte vaccino crudo; è caratterizzata da un color arancio, provocato dall’annatto, un colorante naturale del Centro America con il quale viene addizionata la pasta della Mimolette, stagionata minimo per 12 mesi. Anche la Fourme d’Ambert Dop è un formaggio di latte vaccino francese che deve il nome alla zona d’origine; si tratta di un erborinato dal gusto dolce e pasta asciutta, ma cremosa che sprigiona un leggero aroma di cantina, con stagionatura minima di 28 giorni e affinatura che dura fino a 60 giorni.

Dopo i primi piatti si entra nel vivo della serata con un doppio Giro di Formaggi, accompagnati da proposte del ristorante. Sono previsti assaggi di 7 formaggi molto particolari, a base di latte di capra, vacca e pecora, fra cui spiccano alcune rarità, come il Fromage Cathare e il Comtè 18 mesi. Il Fromage Cathare è un caprino fresco a cagliata lattica prodotto con latte crudo in Linguadoca, ricoperto in superficie da cenere con impressa la croce occitana; la cagliata viene raccolta manualmente “à la louche“, messa in forma e salata a secco. Il Comtè è invece prodotto esclusivamente con latte di vacche di razza Montbeliarde e Simmental francesi sul Massiccio del Jura, dal caratteristico retrogusto di noci. Il Comté è considerato uno dei migliori formaggi al mondo ed è senz’altro un formaggio da meditazione della famiglia dei gruyéres francesi.

Per finire, il Dessert con una Purea di lamponi e fragole, Fourme d’Ambert Dop e cioccolato fondente Valrhona.

Attenzione anche alla proposta dei vini, iniziando con un Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Gran Cuvée Storica 1870 Brut Giorgi, per proseguire a cena con St. Urbans Hof Ockfener Bockstein Kabinett Riesling Mosel e Harmonium Firriato Nero D’Avola e terminare con Recioto della Valpolicella Zenato per il dessert.

CHI È HERVÉ MONS. La passione e la conoscenza sviluppata nel settore lattiero-caseario da Hervé Mons si sono presto trasformate in un’arte, come testimonia il prestigioso titolo di “Meilleur Ouvrier de France” ricevuto nel 2000 dallo stesso Hervé. Nel catalogo dell’affinatore francese sono presenti circa 250 diversi formaggi, frutto di una costante ricerca fra le piccole produzioni artigianali e valorizzazione dell’impiego del latte crudo da parte dei casari. Oggi Mons può contare su due cantine di affinamento: una è la Cave d’affinage di Saint-Haon-le-Chatel a Roanne, vicino a Lione riservata ai formaggi a pasta molle; l’atra è il Tunnel de la Collonge, un’antica galleria ferroviaria vicino ad Ambierle, trasformata dal maître fromager in una sorprendente cantina di stagionatura dei prodotti a pasta dura, in particolare dei grandi gruyeres francesi.

Mons collabora fin dalla prima edizione con Slow Food per la realizzazione di Cheese e nel 2001 ha creato il centro di formazione professionale Opus Caseus Concept”, per promuovere la cultura dei formaggi di alta qualità e preparare i nuovi professionisti del settore. Nel corso degli anni la maison Mons ha aperto negozi e boutique in tutto il mondo, dagli Stati Uniti e Giappone.

Per info e prenotazioni: tel. 0521 816169 – info@poderecadassa.it – info@alvedel.it

NEWS / Il 30 gennaio a tavola con la “Maialata” e i piatti “poveri”

“Del maiale non si butta via nulla” recita un famoso detto, ispirato dall’antica arte della norcineria che regala alle nostre tavole nobili salumi lavorati a mano.

Ed è proprio gennaio il mese scelto dalla tradizione contadina per celebrare il maiale e i doni delle sue carni. Anche il ristorante Al Vèdel e il salumificio storico Podere Cadassa ricordano l’antico rito della “Maialata” con un menu a tema: un omaggio alla cultura contadina e alla storia gastronomica della Food Valley. Appuntamento sabato 30 gennaio a pranzo, nella piccola località di Vedole, alle porte di Colorno, a pochi chilometri da Parma, per assaporare le originali ricette dei nostri nonni, a partire dall’antipasto con ciccioli, cicciolata e salame strolghino, per passare al riso con le verze – il primo piatto della tradizione povera – e culminare con i secondi a base di ossa bollite con le salse, piedi lessati, fegato con la cipolla, salame fritto alla Malvasia, costine lessate e arrostite e il cotechino con purè e zabaione. In chiusura, la tipica ciambella “Busilan” accompagnata da zabaione cotto e per digerire infusi di bacche e caffè.

L’usanza trova le sue origini nella tradizione religiosa della festa di Sant’Antonio che ricade il 17 gennaio. Sant’Antonio è il protettore degli animali domestici e da cortile e patrono di macellai, contadini e allevatori ed è generalmente raffigurato con vicino un maiale, in ricordo del permesso ottenuto dall’ordine degli Antoniani di allevare questi animali all’interno dei centri abitati, perchè dal loro grasso era ricavato un unguento utilizzato come cura contro il “fuoco di Sant’Antonio” (infezione cutanea che genera forte bruciore).

Nella cultura popolare gennaio è così diventato il mese dedicato al maiale, periodo dell’anno che spesso coincide con la macellazione delle sue carni. Nel passato si trattava di una giornata di festa, attesa da tutto il paese che si riuniva nelle cascine con le proprie famiglie per lavorare i salumi da consumare nel corso dell’anno. Con i tagli più pregiati erano realizzati gli insaccati fatti poi stagionare nelle cantine – dal prelibato Culatello al salame Gentile -, mentre gli “scarti” venivano bolliti o macinati per generare nuove pietanze. Un’usanza ancora oggi praticata, dalla quale nascono succulenti piatti. Perché del maiale non si butta proprio niente.

Per info e prenotazioni: Ristorante Al Vèdel – Podere Cadassa, tel. 0521 816169 – info@poderecadassa.it

NEWS / Parma città creativa della gastronomia Unesco

Parma città creativa della gastronomia Unesco. Un riconoscimento che coinvolge l’intero parmense, culla indiscussa di una cultura gastronomica fatta di tradizione, professionalità e innovazione. Parma è la prima città a ottenere questo titolo in Italia e a entrare così di diritto nel patrimonio culinario di tutta l’umanità, insieme a Bergen in Norvegia, Belem in Brasile, Burgos in Spagna, Phuket in Spagna.

Un traguardo prima sognato, poi sperato e alla fine conquistato, grazie a una fitta rete di relazioni e a un lavoro di squadra, strutturato a molteplici livelli: dalle istituzioni pubbliche alle realtà private. Un esempio di come il nostro territorio, se unisce le forze, può ambire a risultati molto alti, indispensabili per lo sviluppo del sistema Paese.

Le parole del Ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina illustrano bene il valore di questo riconoscimento e le opportunità che rappresenta, non solo per il locale, ma per l’intera Penisola: «Sono particolarmente soddisfatto di questo risultato. La visibilità dell’Unesco e delle sue città creative aiuterà non solo Parma, ma tutto l’agroalimentare italiano per contrastare anche quei fenomeni di Italian sounding che fanno delle nostre produzioni tipiche le più imitate al mondo. L’Unesco oggi ha riconosciuto che il cibo non è solo un prodotto commerciale, ma il simbolo di una comunità, il risultato di un processo identitario che dimostra la nostra creatività, anche in questo campo. Nessuno potrà replicare la capacità di chi il cibo lo produce e lo rende unico al mondo».

Come Podere Cadassa parliamo spesso di “artigianalità del gusto”, perché il mestiere del norcino che ancora oggi promuoviamo, è proprio questo: un’arte che si base sul rispetto della propria terra e della propria storia. Il Culatello di Zibello Dop e gli altri salumi tipici sono il risultato di quest’arte che tutto il mondo ci invidia, insieme alle altre produzioni tipiche e alla ristorazione di qualità, basata sull’utilizzo di materie prime selezionate e profonda conoscenza del settore. Il titolo di “Parma città creativa della gastronomia” ci impegna ancora di più nell’assolvere con professionalità il lavoro che quotidianamente, in veste di produttori e ristoratori, svolgiamo, perché, da oggi, il nostro “saper fare” è patrimonio dell’umanità.

NEWS / Augurare “buon” Natale con le “Xmas taste Box”

Natale è tempo di doni e auguri, di condivisione e ringraziamenti. Per rendere ancora più uniche e “buone” le feste, il Podere Cadassa ha ideato le “Xmas taste Box”, una speciale linea di confezioni regalo, arricchite dagli originali sapori della Food Valley. Non semplici “pacchi dono”, ma confezioni da collezionare, veri scrigni di “tesori” per il palato.

Un regalo che unisce stile e gusto, da poter scegliere in vari formati e design: dall’innovativa linea Dop Art ispirata al genio di Andy Warhol e dedicata alla creatività della salumeria parmense, all’eleganza dei Bauletti in legno custodi di sapori.

Con il nostro dono possiamo comunicare amore o amicizia verso una persona cara o gratitudine nei confronti di collaboratori e clienti. Ecco perché le strenne natalizie non sono mai casuali. Quelle del Podere Cadassa parlano di tradizione, amore e rispetto per la propria terra. Un cadeau che scalda il cuore e inebria il palato.

Le “Xmas taste Box” possono essere composte con i salumi naturali (senza conservanti né farine), realizzati artigianalmente dai norcini del Podere, come Culatello di Zibello Dop, Strolghino, Salame gentile, Fiocchetto o Pancetta, presentati interi o a tranci nel formato sottovuoto, per conservare tutta la freschezza e i profumi della cantina di stagionatura. Dalla “boutique del gusto” del Podere si può inoltre scegliere fra spicchi di Parmigiano Reggiano da 1 kg stagionato 30/34 mesi, confetture di frutta e mostarde, dolci della tradizione come il torrone, torta di mandorle o gli speciali assaggi di mandorle e nocciole pralinate, realizzate dagli chef del ristorante Al Vedel. Senza dimenticare la selezione delle oltre 1500 bottiglie di vino che spaziano dal Lambrusco emiliano alla ricercata maison francese.

Per maggiori informazioni su disponibilità, confezioni, salumi, prodotti gourmet e prezzi basta chiamare il numero 0521 816169, oppure inviare mail a info@alvedel.it o info@poderecadassa.it

 

NEWS / Nuovo look per il Vèdel: restyling in armonia con il territorio

Aspetto rinnovato per il ristorante Al Vèdel. Terminata la pausa estiva, la nuova stagione inizia con una veste esterna che parla di tradizione e territorio. Dopo il restyling del Podere Cadassa, quest’anno la riqualificazione della struttura ha coinvolto il ristorante, creando continuità con il progetto complessivo. Alla base della sistemazione c’è prima di tutto il forte radicamento al territorio, espresso da uno stile “country”, tipico dei rustici della campagna parmense. Il bianco brillante e pulito alle pareti dona luce alla facciata che guarda sulla piccola strada di Vedole, da cui gli avventori accedono, circondati dalle suggestioni dei paesaggi agresti.

Sulla parete esterna spicca con forza la storica insegna, simbolo distintivo del ristorante e garanzia di qualità e accoglienza per i clienti. A fianco dell’ingresso principale, ritroviamo invece il menu stagionale che anticipa la proposta culinaria dello chef. E nella parte più alta della facciata, proprio sotto al tetto, la data da cui tutto ebbe inizio, quel 1780 ben impresso su una tavola di legno, a ricordare la nascita del Vèdel e della passione per la buona cucina che ancora oggi contraddistingue la famiglia Bergonzi.

Ogni dettaglio è stato scelto con cura e conoscenza della storia del luogo. Come le persiane eterne di colore verde, della stessa tonalità delle antiche case padronali della Bassa che richiamano ancora una volta le sfumature della natura che costeggia il fiume Po e che ritorna con forza nelle costruzioni tradizionali del territorio.

 

NEWS / Il ricettario del Podere: la nuova linea di pasta fresca

La capacità di innovarsi senza tradire la propria cultura alimentare, valorizzando la cucina tradizionale per proporla in una versione moderna e creativa. È questa la filosofia alla base della nuova linea di pasta fresca all’uovo “Il Ricettario del Podere”: i primi piatti artigianali prodotti esclusivamente con ingredienti di prima qualità dagli chef del Vèdel insieme alle rezdore di Colorno.

Al ristorante “Al Vèdel” e al salumificio artigianale e cantina storica dei Culatelli “Podere Cadassa”, la famiglia Bergonzi affianca ora una nuova attività, quella del laboratorio artigianale di primi piatti freschi, confermando l’impegno nella promozione della cucina tipica parmense. Le ricette sono quelle originali di famiglia, scritte a mano dalle nonne e poi tramandate a figli e nipoti. Un patrimonio di storia e di saperi, da scoprire e degustare giorno dopo giorno sulle proprie tavole. Anolini, tortelli d’erbetta, gnocchi, tortelli di zucca, lasagne, tortelli di patate sono solo alcuni dei primi realizzati a mano, utilizzando pochi, ma genuini ingredienti: farina, uova e un pizzico di sale per la sfoglia; Parmigiano Reggiano, verdure, spezie, carne per le farce.

Non potevano poi mancare due vere eccellenze della cucina tradizionale: il Tortel Dols e gli Amarilli al Culatello. Il Tortel Dols è il simbolo della cucina della Bassa parmense, un primo piatto dal cuore dolce, le cui origini si intrecciano con la figura della duchessa Maria Luigia d’Austria; gli Amarilli al Culatello sono invece l’emblema di tutta la storia gastronomica della Food Valley, unendo la pasta fresca all’uovo al Re dei salumi.

Un’occasione speciale, una ricorrenza da festeggiare o semplicemente il piacere di un pranzo in famiglia sono il momento ideale per portare in tavola gli originali primi piatti italiani, proposti dal Podere Cadassa nella comoda e sicura vaschetta, pronti per essere cucinati e serviti.

NEWS / Gualtiero Marchesi ospite del Podere Cadassa

L’eccellenza della cucina italiana ha fatto visita alla cantina storica di stagionatura del Podere Cadassa. Il Maestro Gualtiero Marchesi, lo chef italiano più famoso al mondo, fondatore di Alma – Scuola internazionale di cucina e Ambassador per Expo Milano 2015, si è concesso, nei giorni scorsi, una visita speciale al nostro Caveau del gusto, accompagnato da alcuni membri dello staff di Alma e da Kimio Nonaga, celebre chef giapponese del “Nihonbashi-Yukari”, uno dei ristoranti più apprezzati dalla casa reale nipponica.

Dopo la cena al ristorante Al Vedel, Marchesi e gli altri ospiti sono stati accompagnati da Marco Pizzigoni alla scoperta della cantina storica del Podere Cadassa, dove sono custoditi circa 7mila Culatelli di Zibello Dop. Nel suggestivo silenzio della cantina naturale, gli ospiti hanno potuto apprezzare i profumi dei salumi tipici della Bassa parmense e conoscere storia, caratteristiche e curiosità di ogni singolo prodotto, frutto del lavoro artigianale dei norcini del Podere Cadassa.