NEWS / La sfida dei mercati esteri con le certificazioni Brc e IFS

Il Podere Cadassa è pronta a presentarsi ai mercati esteri, grazie a due importanti certificazioni di qualità, richieste dalla filiera della Gdo internazionale. Si tratta del BRC – British Retailer Consortium e dell’IFS – International Food Standard che si basano su standard condivisi per la qualità e la sicurezza del processo di lavorazione e del prodotto finito.

L’azienda si caratterizza per l’alta qualità delle materie prime utilizzate e un controllo capillare di tutta la filiera, proponendo al consumatore un prodotto naturale, senza l’aggiunta di conservanti e coloranti. Ma non per questo non adatto a essere presentato ai mercati esteri. E le due certificazioni lo dimostrano.
«Nel 2014 abbiamo completamente riqualificato il salumificio, introducendo un innovativo sistema per la fase di asciugatura degli insaccati che riproduce quello “casalingo”, garantendo al contempo i rigidi livelli sanitari e di sicurezza previsti per legge – spiega Enrico Bergonzi, proprietario del Podere Cadassa -. La carne, dopo essere stata lavorata a mano e insaccata, viene così messa ad asciugare in questi speciali spazi e poi spostata nella cantina storica, per la fase di stagionatura che avviene ancora in modo naturale, regolando l’areazione solo con l’apertura o la chiusura delle finestre, proprio come facevano i nostri nonni».

Il Brc è uno standard di valutazione richiesto dai Paesi anglosassoni, come Inghilterra e Canada, mentre l’Ifs è la certificazione adottata dai principali importatori di Germania e Francia. Si tratta di parametri molto rigidi e sono poche le realtà artigianali, come il Podere Cadassa che superano i controlli. Queste certificazioni aprono nuovi e interessanti scenari per l’azienda colornese che non ha perso tempo, avviando rapporti con alcuni importatori stranieri per l’export in Canada del primo Culatello di Zibello Dop artigianale. Gli importatori, dopo la visita al salumificio, hanno deciso di iniziare le trattative per l’acquisto del pregiato salume, richiesto per alcuni retail e gastronomie di Toronto e Montreal. Ma non è solo l’Occidente a essere interessato al Culatello del Podere Cadassa. L’azienda ha infatti catturato l’attenzione anche di buyer di Hong Kong che hanno scelto il Culatello del Podere Cadassa per resort di lusso e delicatessen.

«Dopo quasi un anno di controlli e verifiche da parte di un ente terzo indipendente abbiamo ottenuto il massimo rating in entrambi gli standard di qualità. Questo testimonia che la tradizione non è un limite, ma una risorsa e investire in essa è un’opportunità – continua Bergonzi -. Tutto il mondo apprezza il cibo italiano e ammira la profonda cultura alimentare della nostra Penisola. Tocca a noi produttori valorizzarla, promuovendo l’originale made in Italy. Si tratta di una mission che però non deve essere un’esclusiva dei grandi gruppi: anche i piccoli produttori possono diventare degli ambasciatori importanti dell’italianità nel mondo».